Si tratta di un argomento che avevo già sviscerato nell’articolo di KerNerd: Harry Potter e la religione. Ci sono state anche persone che mi hanno scritto e ringraziato, perché nessuno aveva mai affrontato l’argomento seriamente. Esiste una ragione ben precisa che induce la Rowling ad ignorare ogni argomento legato alla religione nelle sue opere: come gran parte dei prostetanti, anche la scrittrice di Harry Potter fa una netta separazione tra intrattenimento e credo religioso. Il tabù che vieta di mischiare il sacro con il profano, soprattutto quando il “profano” è di genere fantasy con tanto di magia. Però altri autori anglosassoni non hanno avuto questa difficoltà nel conciliare le loro convinzioni con le opere fantasy chehano scritto. La ragione è semplice: tutti questi autori non erano di protestanti, ma atei, agnostici o cattolici.
Una questione protologica?
Secondo me è proprio così: l’autrice di Harry Potter non riesce a conciliare il suo credo cristiano con il mondo fantastico che ha creato. La ragione più profonda è legata alla difficoltà di creare una “Genesi dei Maghi”: l’origine della magia e una spiegazione nelle opere della Rowling riguardo l’umanità divisa in due stirpi: Maghi e Babbani.