La creazione mediata rinconferma la filogenesi. Ed è un modus operandi, presente nei Vangeli, nel protovangelo di Giacomo e accentuato meglio nella rivelazione data a don Guido Bortoluzzi, che spiega i meccanismi dietro la creazione dell’uomo, delle specie animali e, in parte, delle piante. È un processo innovativo a cui non ha mai pensato nessuno. Sebbene sia da sempre presente nella Bibbia, è difficile farci caso e analizzarlo nel dettaglio. Ma grazie alla Rivelazione di don Guido Bortoluzzi è stato possibile oltrepassare questo scoglio.
In cosa consiste la creazione mediata?
Invero, il metodo utilizzato da Dio è semplice. Utilizziamo l’esempio delle specie animali, perché è il più facile da capire. Per creare una nuova specie, Dio si serve di una femmina di una specie animale geneticamente simile a quella che sta per creare. La somiglianza genetica è necessaria per evitare l’aborto o il rigetto del feto. In questa femmina scelta appositamente, Dio crea, all’interno dell’utero, lo spermatozoo e l’ovulo che, una volta uniti, daranno origine allo zigote della femmina della nuova specie. Una volta dato origine alla femmina, a Dio basterà semplicemente creare lo spermatozoo, sempre all’interno dell’utero di essa, che farà nascere il maschio della nuova specie. L’ovulo viene naturalmente prodotto da questa nuova femmina. Dopo il parto, avremo la nuova coppia animale che, per dare origine ad una numerosa discendenza, gli basterà accoppiarsi. Viene, così, riconfermata la monegenesi e particolare creazione di ogni specie vivente.
Un esempio concreto
Per comprendere meglio possiamo fare un esempio più specifico. Supponiamo di avere la giumenta. Dio può servirsi di questo animale per creare una specie simile a essa, ad esempio per creare un asino (è un esempio). Dio crea sia il gamete maschile sia il gamete femminile dell’asino all’interno dell’utero della giumenta. Fatto questo si formerà lo zigote e, dopo vari mesi, nascerà la femmina di un asino. Quando questa femmina sarà sessualmente matura, Dio creerà soltanto lo spermatozoo all’interno dell’utero di questa nuova specie in quanto l’ovulo è già presente, perché è stato prodotto dall’apparato riproduttore dell’asina. Una volta partorito il nascituro, obbligatoriamente maschio, avremo la nuova coppia di una nuova specie. Quando l’asino sarà sessualmente maturo potrà accoppiarsi con l’asina per dare origine alla nuova prole. Ovviamente, lo ripetiamo, si tratta solo di un esempio.
Nascita prodigiose
Questo metodo appena descritto, importante sottolineralo, è presente in tutta la Sacra Scrittura, come nei Vangeli e nel protovangelo di Giacomo (attendibile dal punto di vista storico secondo la Chiesa). Infatti, secondo il protovangelo di Giacomo, Dio ha miracolosamente concesso a Gioacchino ed Anna, entrambi sterili, di avere una figlia, Maria. Ciò significa che Dio ha creato, all’interno dell’utero di Sant’Anna, un ovulo ed uno spermatozoo, dando così origine, in modo stupefacente, alla cosiddetta Immacolata Concezione. La seconda parte la troviamo nei famosi vangeli canonici. In questo caso il Creatore, per rendere possibile il concepimento di Gesù, ha solamente creato lo spermatozoo all’interno di Maria in quanto l’ovulo era già presente e disponibile. Questo lo sappiamo perché Maria è veramente madre biologica di Gesù.
E la donna?
Si può mettere in dubbio […] la particolare creazione dell’uomo; la formazione della prima donna dal primo uomo; l’unità del genere umano […]?
Riposta:
No. ~ Pontificia Commissione Biblica sul carattere storico dei primi tre capitoli delle Genesi, cap. III.
Come si nota nella Genesi Biblica, fu creato per primo l’Uomo. Come abbiamo ben visto prima, di solito era la femmina ad essere creata per prima. Ma nel caso della prima coppia di Figli di Dio, avvenne il contrario: La ragione, in parte, è lagata alla vocazione e “dominanza” dell’Uomo. Nella rivelazione non era presente soltanto la preumana Lilith, ma nel mentre era stato anche concepito il primo maschio ancestre. In natura, tra i mammiferi, è il maschio che domina. Difficilmente gli ancestri maschi si sarebbero sottoposti alla prima donna, ancora bambina, di sesso femminile. I primati e le scimmie di solito raggiungono la maturità sessuale a circa 8 anni diventando adulti. Si può ipotizzare che la presenza autoritaria maschile era necessaria. Quindi inizialmente Dio creò l’Uomo, per proteggere la sua futura sposa. Mentre creare la Donna fu necessario il seme di Adamo ed un ovulo, creato sempre da Dio, all’interno di Lilith. In questa maniera fu possibile il concepimento della Donna. Questa è la creazione mediata, così come avvenne per la specie umana.
Conclusione
In pratica, in estrema sintesi, secondo la crazione mediata, Dio crea una nuova specie servendosi di una specie preesistente. Per prima cosa fu creata la femmina, poi il maschio. C’è comunque una regola da rispettare in questo processo: il numero di cromosomi della nuova specie deve rimanere, rispetto alla specie utilizzata per il fine creativo, uguale, maggiore o minore di due (oppure di uno nel caso della specie umana).
Ci possono essere delle variazioni per la creazione di alcune specie animali e piante che usano un sistema riproduttivo non standard.
Questo processo è presente nella Bibbia, riguardo il concepimento di Maria e Gesù, come abbiamo mostrato, e in vari personaggi biblici, come alcuni dei patriarchi e dei profeti. Pertanto, piaccia o no, le nascite prodigiose sono per de facto una creazione mediata.
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