Quello che stiamo per trattere è un argomento di vitale importanza per la Dottrina cattolica e anche per tutte le altre confessioni cristiane. Alludo ovviamente alla credenza che Adamo non sia esistito, ma che rappresenti un’insieme di popolazioni o indivui in un lento ed atroce trasformismo delle specie: il poligensimo.
Ma la Chiesa cosa dice davvero al riguardo e perché oggigiorno non si affronta più l’argomento con chiarezza?
Le condanne del poligenismo

Il Magistero della Chiesa cattolica ha condannato il poligenismo più e più volte nel corso della storia. Si parte dal Concilio di Trento, dove si dichiara con fermezza che chi non crede nell’esistenza del primo uomo sia “anatema”, cioè sia considerato eretico.
Fu proprio il Concilio di Trento a dare forma alla Dottrina del peccato originale in risposta al Protestantesimo. In tale Concilio si ribadiscono diverse cose importanti:
- La particolare creazione della prima coppia umana: monogenismo e creazione perfetta dell’umanità.
- Soltanto Adamo, in quanto capostipite, poteva commettere il peccato originale. In seguito, la sua propagazione in tutta la natura del genere umano resta, per la Chiesa, un mistero. Questo perché nel XV secolo non avevano davvero alcun mezzo per potersi immaginare un “male ereditario” che si propogasse in tutta la stirpe umana.
- Gli effetti di questa propagazione sono la concupiscenza. La concupiscenza non rende l‘uomo irrecuperabile, come sostenava Martin Lutero, ma con la grazia di Dio l’uomo può in ogni caso raggiungere la santità.
In realtà il Concilio di Trento ribadisce molte più cose di così, come vedremo in seguito in altri articoli. Grandi scienziati e teologi, come il noto Angelo Secchi, demolirono il trasformismo delle specie, permettendo alla Chiesa, in un primo memento, di poter ribattere alle teorie neodarwiniane. Nel 1909 fu indetta una Pontificia Commissione Biblica sul carattere storico dei primi tre capitoli della Genesi, per venire incontro ai fedeli che iniziavano a farsi domande rispetto la diffusione delle teorie evoluzioniste. In tale documento si afferma, in modo categorico, non solo la particolare crezione dei primi due esseri umani, ma di ogni specie vivente. Ovviamente, si condanna di nuovo il poligenismo. In altre parole, si condanna l’Evoluzionismo Biologico.
Humani Generis

[…] I fedeli non possono abbracciare quell’opinione [il poligenismo] i cui assertori insegnano che dopo Adamo sono esistiti qui sulla terra veri uomini che non hanno avuto origine, per generazione naturale, dal medesimo come da progenitore di tutti gli uomini, oppure che Adamo rappresenta l’insieme di molti progenitori; non appare in nessun modo come queste affermazioni si possano accordare con quanto le fonti della Rivelazione e gli atti del Magistero della Chiesa ci insegnano circa il peccato originale, che proviene da un peccato veramente commesso da Adamo individualmente e personalmente, e che, trasmesso a tutti per generazione, è inerente in ciascun uomo come suo proprio. ~ Humani generis, 1950
Nel 1950, l’enciclica Humani Generis di Papa Pio XII ha affrontato la questione dell’evoluzione e dell’origine dell’umanità. Pur aprendosi alla possibilità dell‘evoluzione, o meglio alla filogenesi, l’enciclica ha messo in guardia contro l’accettazione del poligenismo, ossia la teoria secondo cui l’umanità discenderebbe da più di una coppia originaria.
Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. ~ 1 Corinzi 15, 21-22
Questo perché il poligenismo annulla del tutto la premessa che sta alla base di tutta la Storia della Salvezza: con Adamo l’umanità va incontro a una caduta e corruzione della sua natura, che comporta la morte sia fisica che spirituale, mentre con Gesù Cristo avviene la promessa della vita eterna per divenire come il Figli di Dio (Rm 8, 29)
L’ostinazione dei evoluzionisti teisti riguardo il poligenismo
Pertanto, la posizione ufficiale della Chiesa cattolica è contraria al poligenismo, in quanto lo ritiene difficilmente conciliabile con la dottrina del peccato originale. Oltre a ciò, molti cristiani sono ben consapevoli che le dinamiche evoluzioniste vedrebbero, per milioni e milioni di anni, intere popolazioni preumane o subumane condannate alle più atroci bestialità. Un dio che sceglie un tale percorso per arrivare a creare l’uomo non è compatibile con il Dio Genitore che genera Figli. E li crea perfetti fin dal principio, per la vita eterna. Affermando questo non sosteniamo che i Figli di Dio sarebbero rimasti a popolare in eterno la Terra. Ma che non avrebbero conosciuto la morte, proprio come accadde a Maria Santissima nella dormizione. Dopo un tempo, magari incalcolabile per noi, essi avrebbero fatto ritorno alla realtà trascendente in anima e corpo.
Tuttavia, nonostante le valide contestazioni dei monogenisti, i cattolici poligenisti insistono nel far concordare a tutti i costi l’Evoluzionismo Biologico con la Dottrina del peccato originale. Essi lo fanno perché danno per assodate le teorie neodarwiniane e non accettano alternative. Non potendo credere nel monogenismo, essi offrono deboli spiegazioni su come possa essere avvenuto un peccato che ha reso gli uomini non più Figli di Dio, ma soltanto creature di Dio. Proprio come gli evolizionisti, i teo evoluzionisti non offrono la ricostrzione di un racconto protologico. Ma si limitano a far leva sui presunti meccanismi dell’evoluzione, guidata non più dal caso ma dalla Provvidenza. Come è facile intuire, l’evoluzinismo teista è fortemente mal visto anche dai neodarwiniani e dal mondo accademico in generale.
In parole povere, i teo evoluzionisti mancano di fede, perché non credono nella creazione della prima coppia umana, e per ottusità e/o ignoranza si ostinano in una posizione che loro stessi sono i primi incapaci di argomentare. E mancano anche di raziocinio, perché sostengono qualcosa di inconciliabile con la Storia della Salvezza e la bontà di Dio Padre.
La Chiesa può accettare l’evolizionismo?

Il Magistero della Chiesa si è aggiornato riguardo la teoria dell’evoluzione.
Ma questo è palesemente falso, perchè il Magistero della Chiesa cattolica, nella sua essenza, non può essere ritrattato in quanto custode e interprete autentico della Rivelazione divina. Il nucleo delle verità di fede e morale definite in modo definitivo non può essere ritrattato in alcun modo. Ergo, non è possibilile, anche qualora vi fosse un nuovo Concilio Ecumenico, accettare posizioni sulla creazione dell’uomo che chiamino in causa il poligenismo o che rinneghino il creazionismo in favore del trasformismo delle specie.
Da notare che la Chiesa si è aperta nei confronti dell‘evolizione qualora ci si riferisca alla filogensi: la comparsa progressiva delle specie, secondo precise somiglianze genetice. Così come la Chiesa riconosce anche la tassonomia delle specie, incluso il legame dell’uomo con i primati. Tutto questo però, anche se non sembra, è svincolato dal trasformismo delle specie. Infatti, anche noi di The Origins preferiamo altre possibilità, come quella della creazione mediata. Quest’ultima spiega non solo come avviene la creazione dell’uomo e di ogni specie, ma anche la ragione per cui solo Adamo poteva commettere il peccato originale.
Conclusione

Il poligenismo non è incompatibile con la Chiesa per partito preso, ma perché non è conciliabile con la Storia della Salvezza. Questa Storia, come tutti i racconti, ha delle premesse e un incidente scatenante che mette in moto lo sviluppo narrativo.
- La premessa è Adamo, creato come capostipite dei Figli di Dio.
- Adamo commette un grave peccato che compremette tutta la sua stirpe. Tale peccato è l’incidente scatenante del racconto.
Se viene meno tutto questo, come in un effetto domino l’intera Storia della Salvezza diventa inostenibile e viene meno la sospensione dell‘incredulità. In altre parole, non credendo più nell’esistenza di Adamo e nel peccato originale si finisce per non credere nemmeno nella necessità di una Redenzione.
Tutto questo dovrebbe essere palese anche a tutti quei cristiani che proprendono per l’Evoluzionismo Teista. Ma essi più che in una Storia, quella della Salvezza, piuttosto credono in una Dottrina che può essere manipolata, modificata e/o aggiornata rispetto il pensiero dominante, che in questo caso è quello neodarwiniano. Come al solito, tutto scaturisce dalla mera ricerca di sicurezze rispetto ad un mondo che ritiene il racconto delle origini non più realistico. La soluzione non è quella di negare il racconto, ma di mettersi seriamente in discussione su di esso.