Perché la Storia della Salvezza non è più credibile?

Cristianesimo: l’incomprensione del peccato originale e le sue conseguenze

Come abbiamo avuto modo di spiegare in altri articoli dedicati al Pater Noster e alle altre preghiere modificate dalla Chiesa cattolica per colpa dell’incapacità di conoscere concretamente cos’è il peccato originale, l’intera storia di questi ultimi duemila anni di Cristianesimo è stata profondamente segnata da un problema, invero, piuttosto facile da comprendere: le premesse della Storia della Salvezza, ovvero la Genesi mosaicanon sono state né comprese né valorizzate in modo sufficiente. Non mi cimenterò in un articolo di taglio, per così dire, ‘teologico’, non avendo nemmeno le competenze né l’interesse per una cosa del genere, ma mi limiterò a mostrare come per tutte le storie, inclusa la Storia delle Storie, quella dell’Umanità raccontata nella Genesi, sia essenziale mantenere le premesse con cui il racconto ha iniziola monogenesi della specie umana, la creazione dell’Uomo e della Donna perfetti, il peccato originale, le due discendenze di Adamo.

 

Punti irrinunciabili della Storia della Salvezza

 

Perché non rispettando tali premesse non soltanto, le successive tappe narrative del racconto, come in un effetto domino, cadono una ad una, perdendo la loro efficacia o addirittura il loro senso, ma il lettore finisce per non riuscire più a considerare questa Storia plausibile, discostandosene. Si tratta di regole di narrativa scontate fin dall’alba dei tempi, eppure chi ha partecipato attivamente alla storia della Chiesa non ha mai avuto questa consapevolezza. O almeno nella maggior parte dei casi.

 

La causa di ogni eresia

 

Adamo non tocca il dito di Dio… cioè, non stabilisce quella relazione con il Padre che era necessaria per l’intero creato, che culmina con il peccato originale. Questo è il nocciolo della questione!

 

Il termine “eresia” si riferisce a coloro che cadono in errore prendendo solo una parte della Verità e negando il resto. Quasi mai l’eresia è una completa menzogna rispetto le verità di fede. Nel corso della storia, la Chiesa cattolica ha dovuto sempre confrontarsi e combattere molte eresie che, in alcuni casi, hanno quasi distrutto il Cattolicesimo. Eppure, nonostante la Chiesa si sia sempre rafforzata nella Verità dopo la sconfitta di ogni ondata di eretici, questi sono tornati continuamente anche a distanza di poco tempo gli uni dagli altri. Questo perché le origini dellerrore, come accennato prima, sono sempre state l’incomprensione del peccato originale e degli elementi narrativi contenuti all’interno dei primi nove capitoli della Genesi mosaica.

 

Il reflusso dell’eresia

 

Non essendoci mai stata chiarezza sull’origine della caduta umana, puntualmente, leresia non ha mai avuto fine ed è sempre ritornata chiamando in causa quelle premesse narrative da sempre non chiare nemmeno ai grandi padri e dottori della Chiesa, che hanno provato, a modo loro, a spiegare il senso della Storia della Salvezza.

 

L’inizio della Storia della Salvezza: la Genesi mosaica

 

Bisogna anche precisare che molte delle gravi incomprensioni della Genesi mosaica sono dovute all’antagonismo che si creò in poco tempo tra cristiani ed ebrei, tanto che da parte dei primi non si considerò più importante quella tradizione orale ebraica che era complementare per la piena comprensione della Scrittura e del Pentateuco. Nonostante sia palese, quanto fosse ben presente la tradizione orale ebraica nel Nuovo Testamento, come spiegato in questo articolo, la Chiesa cattolica ne ignorò del tutto l’importanza, rendendo più astrusa la comprensione della storia del peccato originale e, così, di tutta la Storia della Salvezza.

 

Ma facciamo degli esempi importanti per farvi capire come il discorso sia piuttosto facile da inquadrare se si conosce cos’è per davvero il peccato originale.

 

L’errore che si ripete da sempre in questi duemila anni

 

Elencare tutte le possibili eresie che si sono susseguite nella storia della Chiesa richiederebbe ben più di un libro di migliaia di pagine. Pertanto mi limiterò a riportare solo alcune delle più note ed importanti, utili per il nostro discorso.

Ario: “[..] senza nascondere il modo suo di pensare, diceva a dirittura che il Figliuol di Dio, era stato creato dal nulla, che non avea sempre esistito; che egli era mutabile di sua natura e che in forza del suo libero arbitrio avea voluto rimaner buono; che avrebbe potuto egualmente appigliarsi al vizio; che insomma esso era una creatura e un’opera di Dio.” (Citazione del Concilio di Nicea, 325 d.C.)

 

La theosis nella Storia della Salvezza

 

La divinità dell’uomo era, infatti, il punto di partenza, quale i figli degli uomini salvati da Gesù Cristo saranno destinati dopo un percorso di santità alla divinizzazione dell’umanità e la conseguente risurrezione della carne. Quest’ultima necessaria per guarirci delle tare eretitarie del peccato di Adamo già durante la vita terrena.

 

L’idolo della conoscenza

 

La stella a cinque punte, detta anche pentalfa, è il simbolo dell’uomo che decide senza tener conto della volontà divina. Si tratta di un simbolo spesso in antitesi alla croce: posizione di resa che allude a fare la volontà di Dio, seguendo le orme di Cristo

Don Ernesto Buonaiuti (1881 – 1946): “Gnosticismo, per definizione, può dirsi qualsiasisistema che, pieno di fiducia nelle capacità iniziali della ragione, crede di risolvere i vari problemi dell’essere, con sicurezza e fuori di ogni illuminazione esteriore: la parola γνῶσις è adoperata dai classici come sinonimo di conoscenza.”

 

L’uomo è naturalmente buono?

 

Pelagio: “[Sosteneva che] la fondamentale bontà di questa natura (umana) è stata impressa in tutti, senza eccezioni, tanto che anche fra i pagani, che non conoscono il culto di Dio, essa affiora e non di rado si mostra palesemente.

 

L’uomo è irrecuperabile?

 

La cacciata dal paradiso allude alla perdità della relazione con Dio. Anche se vittime del peccato di Adamo, ogni uomo può entrare in relazione con Dio e perseguire un cammino di ‘santità’. Questo sia l’eresia catara che Lutero e tutto il Protestantesimo lo negarono, andando contro la logica più fondamentale del Cristianesimo

 

Alano di Lilla: “[I catari] trasudano tutti i loro vizi.”

 

La sottovalutazione del peccato originale

 

Come testimoniato da diversi ex-massoni, questo pensiero lo vediamo riflesso in alcune credenze della Massoneria. Per noi che conosciamo la Genesi Biblica tale errore è un vero e proprio rovesciamento della Verità tutt’altro che accidentale! Ma per quanto tale eresia sia spaventosa, essa rimane la palese dimostrazione di come la condizione precaria delluomo, con la sua natura biologica gravemente devastata, sia umanamente inspiegabile senza la compromissione del peccato originale e mai stata esposta in modo esauriente per prevenire errori simili a quelli del catarismo. Non soltanto la sofferenza umana, ma anche un mondo naturale intriso di dolore – il cosiddetto “male naturale” che teologi e filosofi sminuiscono –, basato sulla prevaricazione, è tuttora inaccettabile per molte persone che prendono le distanze dalla fede. Noi di questo ne abbiamo trattato ne “Il male precede il peccato originale?”.

 

La mancanza di una risposta da parte della Chiesa

 

Non essendoci all’interno della Chiesa spiegazioni esaurienti su questi importanti quesiti esistenziali, il catarismo si ripresentò per gran parte del Medioevo e continuò, in seguito, ad influenzare sette, organizzazioni ed aggregazioni di origine gnostica.

 

Salvi solo per mezzo della sola fede?

 

Martin Lutero arrivò ad affermare che le opere e/o i meriti personali non sono sufficienti per salvarsi. In realtà, come compreso da molti storici, Lutero non riusciva ad accettare la sua concupiscenza, perché non comprendeva il senso dei sacramenti e la natura del peccato originale

Martin Lutero: “Dio usa la lussuria per spingere gli uomini a sposarsi, l’ambizione per far loro ricoprire delle cariche, l’avarizia per farli guadagnare, e la paura per far avere loro fede. Dio mi ha condotto come una vecchia capra cieca.”

 

Dialogo tra Protestantesimo e Chiesa cattolica

 

Oltretutto, ciò che nei fatti resta praticamente del Protestantesimo sono le sette pentecostali e quelle evangeliche, assolutamente ostili nei confronti del mondo cattolico. Il resto del Protestantesimo è, statisticamente parlando, quasi scomparso o del tutto degenerato in qualcosa che di cristiano non ha quasi più nulla. Inoltre, commemorare oggigiorno Lutero insieme ai luterani equivale a commemorare l’errore che continua a rendere la Storia della Salvezza sempre meno credibile.

 

Il predeterminismo di Calvino

 

Giovanni Calvino: “Affermiamo, come dimostra chiaramente la Scrittura, che Dio ha inizialmente decretato, con la sua decisione eterna e immutabile, quali voleva scegliere a salvezza e quali voleva votare alla perdizione. Affermiamo che una tal determinazione, quanto agli eletti, è fondata sulla sua misericordia senza alcun riguardo alla dignità umana; che, al contrario, l’entrata nella vita è preclusa a tutti coloro che [Dio] vuole condannare; ciò avviene secondo il giudizio occulto ed incomprensibile, ma giusto.”

 

La fede deve cambiare?

 

Padre Dwight Longenecker: “Il vero spartiacque nel cristianesimo oggi non è più tra protestanti e cattolici, ma progressisti e cristiani storici” (Twelve Reasons Why Progressive Christianity Will Die Out)

 

L’importanza di aggiornare il linguaggio cristiano

 

Ovviamente, non si nega l’importanza di aggiornare il linguaggio della Chiesa cattolica di allora a quello dei nostri tempi. Anzi, quello è fondamentale tuttora! Tuttavia, non possiamo stravolgere la sostanza. Perché noi sappiamo che ciò che valeva per un cristiano del primo secolo vale anche per quello di uno dei giorni nostri. Matteo 24, 35: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.” Pertanto né si esclude il fatto che non si deva proseguire nella conoscenza delle cose di Dio, come ad esempio l’origine della caduta. Infatti Dio è Infinito e mai si smetterà di conoscere cose nuove che lo riguardano.

 

La più grande eresia

 

Le chiese moderne rispecchiano le lacune della nostra civiltà: non esiste più un linguaggio del sacro e le forme archetettoniche sono svincolate dalle più semplici esigenze liturgiche

Pio X: “Il Modernismo […] è la sintesi di tutte le eresie.” (Pascendi Dominici gregis)

 

Conclusione

 

Tutto è in funzione del finale della Storia della Salvezza. Il Giudizio universale (la diagnosi del nostro problema) e la conseguente Redenzione e Resurrezione della carne (la cura prevista per i figli degli uomini che ci porterà a divenire a tutti gli effetti dei veri Figli di Dio. Perché sarà una vera e propria ricostruzione psicofisica dell’uomo decaduto, che lo renderà nuovamente capace di trattenere lo Spirito di Dio). Senza la comprensione del vero tema di questa storia chiamata “Cristianesimo” ogni tentativo di portare la Verità a tutti gli uomini non può essere davvero efficace. I nostri tempi ne sono una prova concreta

 

Tutta la modernità e le sue conseguenze profondamente gnostiche, dal mito del buon selvaggio fino all’ideologia del superuomo, dal gender fino al transumanesimotra cui il furore ideologico del secolo scorso – con i suoi innumerevoli genocidi –, sono strettamente legate agli errori sopracitati e mai veramente sconfitti dalla Chiesa cattolica. Anzi, quest’ultima sembra continuare a peggiorare le cose nel sminuire l’importanza di quelle premesse narrative che, piaccia o no, sono essenziali per la credibilità di tutta la Storia della Salvezza. Poi ognuno di noi può fare esperienza di Dio e avere comunque il dono della fede, sviluppando una relazione con il Signore che consenta, in parte, di aggirare il problema per coloro che hanno un cuore che anela la Verità e si innamora dell’immagine di Cristo. Del resto le vie del Signore sono infinite. Ma per la maggior parte della popolazione la Storia della Salvezza resta poco o nulla convincente anche soltanto mettendola su di un piano puramente narrativo. Infatti chi lavora in questo settore, e lo scrivo per esperienza personale, non si fa tanti scrupoli nel mettere in ridicolo il Cristianesimo. Proprio a partire dalla Genesi mosaica ormai ridimensionata ad un racconto allegorico privo di concretezza. Il concordismo tra Dottrina cattolica ed Evoluzioismo biologico è stato uno dei più grandi errori della storia della Chiesa cattolica.

 

Dunque, cosa possiamo fare?

 

Dio è intervenuto in un momento opportuno. Cioè, quando si è preso atto dell’esistenza e della comprensione del DNA. E grazie alla Rivelazione donata a don Guido Bortoluzzi. Oggi comprendiamo come, in realtà, questi duemila anni di errori teologici, filosofici e scientifici siano stati permessi affinché si potesse comprendere che non è possibile valorizzare Gesù Cristo, il Nuovo Adamo, se prima non si comprendere chi fu davvero il primo Uomo e le sue due discendenze sintetizzate nel logo di Genesi Biblica. Infatti, come Gesù stesso spiega, questi duemila anni, per quanto a noi sembrino tutto ciò che conta nella storia dell’umanità, sono in realtà un piccolo periodo di passaggio per prepararci alla parte conclusiva della “Fine dei Tempi”: la parusia. Perciò, restiamo in attesa e facciamo il possibile per spiegare a tutti la bellezza della Storia della Salvezza.

 

La liberazione è vicina

 

Gesù: “Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta. […] Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: “Sono io” e: “Il tempo è prossimo”; non seguiteli. Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cosema non sarà subito la fine […] Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo [..] Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’Uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.” (Luca 21, 5-11; Luca 21, 27-28)

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