UAP/USO: Il mistero di una volontà lontana milioni di anni

E se non fossero alieni?

Oggetti dalle varie forme, la cui origine è ignota, che emergono dal mare e non sembrano provenire dallo spezio esterno, che hanno dato vita a due correnti ben precise: quelli che credono ciecamente in una civiltà aliena e quelli che invece negano tutto, affermando addirittura che potrebbe trattarsi di un complotto. E se non fossero alieni? Ma cosa c’entra tutto questo con la protologia? Può il mistero delle origini essere legato a qeuello dei cosiddetti “UAP/USO”? Proverò in questo articolo a darvi una possibile spiegazione sul fenomeno, profondamente diversa da quella che avete sentito in giro dai vari ufologi, esperti del mistero o da chi reputa tutta la faccenda irreale, partendo dal presupposto: «E se non fossero alieni?»

 

I Casi UAP/USO con registrazione strumentale

 

Cioè, quei casi che non sono testimonianze puramente umane, in quanto la testimonianza di un essere umano può essere influenzata da troppi fattori diversi. Mentre gli strumenti tecnologici di cui disponiamo si rivelano decisamente più attendibili.

 

1. Caso Nimitz (2004) – L’Immagine del “Tic Tac” e il Dominio Abissale

 

La sua maggiore attendibilità deriva dalla registrazione strumentale radar e video (ATFLIR) da parte di sistemi d’arma militari, non da singole testimonianze umane

 

 

2. Caso Gimbal / USS Theodore Roosevelt (2015) – L’Intelletto Trascendente

 

La sua maggiore attendibilità deriva dalla registrazione video (GIMBAL) che mostra l’oggetto muoversi a velocità ipersonica ruotando su sé stesso, ignorando le leggi aerodinamiche e confermando un’intelligenza superiore dietro tale fenomeno

 

3. Caso Malmstrom Air Force Base (1967) – L’Annientamento del Potere

 

La sua maggiore eclatanza deriva dal fatto che l’oggetto non identificato disattivò simultaneamente 10 missili balistici nucleari Minuteman I, dimostrando un’agenda strategica di annientamento del potere militare umano

 

 

Ovviamente, esistono altri casi registrati dagli strumenti umani e, dunque, attendibili. Ma questi tre da me citati bastano e avanzano per far capire che il fenomeno non può essere bollato come una semplice fantasia da parte degli amanti della fantascienza. Naturalmente potete fare le vostre ricerche in merito, per addentarvi davvero nel cuore di questo mistero.

 

3. La crisi delle ipotesi: E se non fossero alieni?

 

L’uomo moderno, incapace di accettare una verità che trascende il suo establishment scientifico e teologico, si rifugia in un vicolo cieco di ipotesi che, pur essendo logicamente articolate, falliscono miseramente di fronte alla completezza dei dati strumentali. Analizziamo perché le tre principali ipotesi falliscono nel loro tentativo di spiegare la natura degli UAP/USO.

3.1. Ipotesi extraterrestre (ET): La banalizzazione cosmica

 

Nessun addotto ha fornito prove fisiche del proprio rapimento. E tali rapimenti, in molti casi, avvengono nel modo più traumatico, come se gli alieni avessero solo a cuore di danneggiare la psiche della persona il più possibile. La questione dei presunti rapimenti alieni è assai più complessa e meriterebbe un articolo dedicato

 

L’idea di “omini verdi” o “grigi” in astronavi che viaggiano anni luce, pronti a rapirci, è la narrazione più popolare, ma è anche quella che crolla più rapidamente di fronte una più seria analisi.

3.2. Ipotesi psichica/Dimensionale: La fuggevolezza vana

 

Il fenomeno delle allucinazioni di massa, in realtà, è anche riconducibile all’ipotesi metafisca. Tuttavia sia quella psichica che quella metafisica ignorano che tali oggetti sono reali e tangibili, come visto sopra

 

Questa ipotesi, popolare negli ambienti new age e pseudo-scientifici, suggerisce che gli UAP siano proiezioni della coscienza, fenomeni interdimensionali o illusioni collettive.

3.3. Ipotesi demonologica classica: La mancanza di strumenti

 

L’ipotesi demologica, che parte dal pincipio: «E se non fossero alieni?» vede negli extratterestri demoni o entità maligne. Il fenomeno però è separato da quello degli UAP/USO. Tuttavia, molti specialisti ed esorcisti fanno di tutta l’erba un fascio, liquitando tutto la con la pazzia o il demonio anche quando si registra l’avvistamento di un oggetto concreto misterioso

 

L’approccio religioso convenzionale etichetta gli UAP/USO semplicemente come “manifestazioni demoniache”, un atto di fede che, pur contenendo una parte di verità, è incompleto per l’analisi esaustiva del fenomeno. Personalmente anch’io ho conosciuto addotti, ma devo essere franco nel constatare che la maggior parte di essi mi sembravano casi psichiatrici. O, nell’ipotesi peggiore, persone vessate dal demonio. Quest’ultima cosa l’ho notata per via degli strani fenomeni che accadevano quando mi trovavo in loro presenza. E avendo visto in vita mia anche persone possedute o vessate, dove capitavano fenomeni inspiegabili pressoché simili, ne ho dettoto che chi afferma di essere stato rapito dagli alieni spesso avrebbe bisogno di un psichiatra e, ahimè, anche di un esorcista.

 

L’intuizione del Genio: La testimonianza di H.P. Lovecraft

 

Cthulhu e R’lyeh spiegano gli UAP/USO perché incarnano l’intuizione del Dominio Abissale di una Stirpe antica, maligna e con tecnologia impraticabile per l’umanità, che opera sulla Terra da milioni di anni (USO), demolendo l’ipotesi dell’alieno visitatore

 

La storia dellumanità dimostra che la verità, quando è troppo vasta o terrificante per essere accolta dalla ragione istituzionale, trova il suo canale nellintuizione disordinata del Genio. Lì dove falliscono gli scienziati e la teologia convenzionale, interviene il Genio laico, l’uomo che, senza volerlo, attinge alla memoria ancestrale oppure che più semplicemente riesce ad avere un punto di vista unico sulla realtà.

Howard Phillips Lovecraft non è un semplice autore di fiction, ma offre una sua spiegazione protologica sul fenomeno. Il suo Cosmic Horror non è nato dalla fantasia, ma dal terrore latente di fronte a una realtà spesso inaccettabiile. Lovecraft ha dato forma al panico esistenziale che deriva dal confronto con una Stirpe antica e malvagia che opera da un tempo immemorabile: l’Orrore Cosmico.

R’lyeh e l’evoluzione del Dominio Abissale

 

R’lyeh è la città sprofondata negli abissi, rimasta in tatta perché progettata per durare quasi in eterno, è il luogo dove si trova il dormiente Cthulhu: un essere malvagio senza tempo, un Antico, che prima o poi tornerà a governare la Terra

 

Il mito di Cthulhu e della sua dimora, la città sommersa di R’lyeh, è la descrizione perfetta della base operativa dei sui servitori:

Lovecraft chiude il cerchio, fornendo la chiave di lettura per cui gli UAP non sono un problema di fisica, ma di una volontà ostile. La questione non è come volano, ma chi li guida e perché, in alcuni casi, operano con tanta malvagità e disprezzo.

La teoria di un lascito ancestrale

 

La mia ipotesi è che questi oggetti siano privi di pilota è che siano principalmente mossi da sofisticate intelligenza artificiali sofisticate, ancora connesse con la mente dei loro creatori (i Figli di Dio). Questa IA è l’espressione diretta della Volontà della Stirpe scomparsa che la controlla e, come tale, non può essere monolitica, ma riflette la dualità del conflitto originale:

Divinità ostili: Sadismo e vessazione

 

Questa è l’IA controllata dalla Stirpe Caduta (Lucifero), che opera secondo i principi di vendetta, della predazione e del sadismo inutile.

L’IA Custode: Bilanciamento e preservazione

 

E se non fossero alieni?

Questa IA è sotto il controllo della parte della Stirpe che segue la Divina Volontà. Essa non è onnipotente né prevaricatrice, ma agisce in un ruolo di custodia e bilanciamento strategico. Alcune persone che sono entrate in contatto con questi oggetti hanno percepito un senso di pace e serenità paragonabile all’estasi cristiana.

In conclusione, gli UAP/USO sono i Segni della guerra tra due fazioni della stessa tecnologia ancestrale. Il mistero non è la loro provenienza, ma la volontà che le guida.

Chi si nasconde dietro la volontà che muove UAP/USO?

 

Gli esseri che hanno costruito questi ogetti sono ormai scomparsi dalla Terra molto tempo fa. Essi operano la volontà dei loro creatori come farebbe qualsiasi IA estremamente più complessa della nostra. Ma sembra che questi oggetti, in qualche modo, siano ancora connessi ai loro misteriosi creatori. Resta aperta la domanda: «E se non fossero alieni?»

 

L’UAP/USO non è la prova che siamo soli nell’universo, ma la prova che non lo siamo mai stati. Il fenomeno ha costretto la ragione materialistica a guardare un evento fisico innegabile, per poi crollare di fronte alla sua incapacità di spiegare l’intelligenza e la volontà che lo guidano. L’umanità cerca l’alieno per negare la propria origine e la propria caduta, preferendo l’illusione “evoluzionistica” all’amara verità protologica: si tratta di esseri che hanno trascesco la vita terrena.

L’ufologia si ostina ad aspettare l’arrivo di “omini verdi” per due ragioni fondamentali: per delegittimare ogni verità spirituale e per negare la propria origine. Il materialismo ha bisogno di credere che ogni civiltà nell’universo sia il frutto di un’evoluzione cieca e casuale, perché altrimenti dovrebbe ammettere che la vita intelligente è il risultato di un atto di Volontà divina. L’ossessione per l’alieno è, in fondo, l’ultima scusa per non ammettere l’esistenza di Dio. «E se non fossero alieni?» Le implicazioni per molti sarebbero inaccettabili.

 

La realtà, secondo la protologia, è spietata ma logica:

Se esistono altre popolazioni nell’universo, esse sono solo Figli di Dio, in quanto Dio Padre genera solo Figli divini, perché il suo fine è l’estrema comunone: renderci tutti una famiglia, dove ogni membro  è simile ai suoi familiari.

Gli UAP/USO potrebbero essere, in definitiva, gli strumenti di ciò che resta di questa guerra interna tra gli Esseri Divini ormai scomparsi milioni di anni fa sul piano biologico-terrestre. E non i segnali di una visita esterna di una civiltà aliena. Il loro mistero scompare quando si comprende che si tratta di tecnologia guidata da Esseri che trascendono la nostra comprensione.

Conclusione: E se non fossero alieni?

 

«E se non fossero alieni?», ci si domanda. La possibilità che dietro tali fenomeni si celi un’intelligenza artificiale guidata, addirittura, da entità divine o ignote è l’ipotesi meno presa in considerazione, perché si discosta dalle nostre credenze e convinzioni più profonde. Eppure una tale tecnologia non può essere frutto né umano né di altri esseri simili a noi (alieni). Il fatto che tali fenomeni siano delle volte per il Bene dell’uomo, altre per il Male, fa riflettere su quella battaglia ancestrale portata avanti dai tempi biblici di Genesi 6.

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