Molte dottrine rifiutano il Libro di Enoch, eppure i suoi contenuti sono vitali per comprendere la Genesi mosaica e le vere Origini del Male. Questo testo, apocrifo per la maggior parte delle fedi, non è un racconto da scartare, ma la narrazione più antica e dettagliata della Caduta angelica e della nascita dei Nephilim, la stirpe ibrida che ha corrotto la Terra e combattuto la Santa Stirpe di Set.
Il rifiuto istituzionale del testo, in particolare da parte della Chiesa Cattolica e di quelle Protestanti, non è casuale: la teologia di Enoch è troppo scomoda. Essa fornisce una base troppo solida all’idea che la corruzione (la concupiscenza, la natura umana corrotta) non sia nata solo da Adamo, ma dall’ibridazione angelico-bestiale che ha creato una stirpe di natura malvagia. Il testo, al contrario, è ancora oggi ritenuto canonico solo dalla Chiesa Ortodossa Etiope/Eritrea, la quale ha mantenuto viva una narrazione che per la Chiesa di Roma avrebbe “mitigato” l’orrore del peccato di Adamo, riducendo il suo peccato a semplice “lussuria umana”. Il rifiuto istituzionale, dunque, rafforza l’idea che la Verità è stata celata, perché le realtà ecclesiastiche avevano il bisogno di una dottrina semplificata e comprensibile per gli standard dell’epoca. Standard che, ovviamente, non prevedano la genetica.
I Vigilanti: Figli di Dio che hanno scelto di prevaricare

Ne Il Libro di Enoch, gli «angeli ribelli» sono chiamati Vigilanti (), e la loro natura è cruciale per comprendere la protologia di questo racconto. Non sono semplici creature, ma Figli di Dio generati dall’Onnipotente con immensa dignità e libertà di scelta.
- Libero arbitrio: I Vigilanti hanno abusato del loro potere scendendo dal Monte Hermon per prendere “forma fisica”. Ovviamente, oggi sappiamo che tutti i Figli di Dio hanno preso “forma fisica” con la nascita di Adamo, il capostipite. Come suggerisce la tradizione ebraica, essi vivevano in roccaforti costruite su alte montagne. Quindi si allude a una parte della Stirpe Santa di Set. Il loro atto non è dettato dalla lussuria, ma un abuso di potere, un tentativo disperato di imporre il loro dominio sulla stirpe umana ibrida sempre più numerosa, dando inizio a un’ulterire ibridazione forzata.
- Il Peccato come Prevaricazione: La Caduta è un atto di prevaricazione contro il piano divino. Sotto la guida di Azazel, i Vigilanti non si limitano a generare ibridi, ma insegnano agli uomini segreti proibiti — la fabbricazione di armi, la stregoneria, l’uso dei cosmetici. Questi non sono “progressi” nel senso stretto del termine, ma strumenti indiretti per amplificare la concupiscenza umana. Dio Padre non è prevaricatore: coloro che scalegono di prevaricare, invece che attenersi al piano divino, diventano Figli di Dio ribelli, in aperto contrasto con la Divina Volontà.
I Giganti: l’apice della concupiscenza

L’unione dei Vigilanti con le “figlie degli uomini” genera una stirpe mostruosa: i Giganti o Nephilim. Questi esseri sono l’incarnazione fisica e spirituale della Caduta, la perfetta dimostrazione della concupiscenza: la sintesi degli istinti bestiali e le ferite del peccato originale. Ed essi, per le stesse regole mezionate l’eterogensi degli ibridi, superarono in stazza e forza fisica gli stessi Figli di Dio.
- Istinti Fuori Controllo: I Giganti sono descritti come esseri la cui fame è insaziabile, che divorano le risorse della Terra. Infine, si rivoltano contro i loro creatori e l’umanità stessa. Sono la massima espressione di una stirpe con istinti fuori controllo che cerca di replicare in modo violento e fallace la condizione dei Figli di Dio immortali.
- Il Seme del Male: Secondo il testo, alla loro morte, gli spiriti dei Giganti (i demoni) rimangono sulla Terra per continuare a contaminare l’umanità. La loro esistenza spirituale giustifica l’orrore della Terra, sotto la volontà ribelle di Lucifero e dei suoi accoliti. Essi rendendo evidente la natura malvagia del mondo sotto il potere del Nemico.
Il Diluvio Universale: Non Vendetta, ma Purificazione

La narrazione di Enoch chiarisce la necessità del Diluvio Universale. Esso non è l’azione vendicativa di un Dio tirannico, ma l’atto estremo di purificazione da parte di un Dio Padre che vuole spazzare via tanta sofferenza dalla Terra.
- Necessità di Cancellare la Corruzione: Dio Padre interviene non per punire gli uomini, ma per salvare la stirpe spiritualmente idonea dalla dilagante ibridazione, peggiorata dai Giganti. Il Diluvio è l’evento geologico catastrofico. Esso cancella la traccia della stirpe ibrida. E dei regni dei Figli di Dio, riducendo il ciclo di corruzione, permettendo la rinascita attraverso Noè: l’ultimo Figlio di Dio secondo la tradizione.
- La Funzione di Enoch: Enoch stesso, camminando con Dio Padre, riceve la Verità fuori dai canali istituzionali, in un momento di totale corruzione. Egli è il testimone che, nonostante l’orrore, la Verità è sempre accessibile a chi la cerca con sincerità. Un concetto che ci mostra l’amore di Dio Padre anche in scenari tragici come la battaglia con i Giganti malvagi creati come descritto da Genesi 6.
Questa struttura copre tutti i punti salienti e pone Il Libro di Enoch come la base antica per comprendere la complessa dualità delle stirpi: la Santa Stirpe di Set e quella corrotta dall’ibridazione cominciata con Caino.
Conclusione
I Figli di Dio viderò la loro stessa esistenza minacciata dal crescente numero dell‘umanità ibrida. Alcuni di essi adottarono una scelta radicala, che si rivelò fatale. Crearono una stirpe di ibridi da usare come schiavi, soldati e servitori da mandare a combattere al loro posto. Questi esseri furono i Nephilim che si rivelarono di molto peggiori delle stirpi ibride già esistinti. Essi, come narrano i miti di tutto il mondo, non soltanto attaccarono gli Dèi, ma furono un flagello anche per tutta l’umanità ibrida. Anche se alcuni racconti affermano che alla fine le Divinità ebbero la meglio, essi avevano assotogliato così tanto il numero della Stirpe Santa di Set da condurla verso una lenta e inesorabile estinzione, quella a cui si allude Genesi 6.