La stirpe di Caino e la stripe di Set

Quello che il Cristianesimo non riesce ad affronatre con onestà intellettuale

La storia dell’umanità è stata spesso raccontata come un unico fiume che scorre da un’unica fonte, Adamo ed Eva. Ma cosa accadrebbe se questa storia, tramandata per millenni, nascondesse una verità più complessa? E se l’umanità non fosse un’unica stirpe, ma il risultato della coesistenza e del conflitto tra due nature profondamente diverse? Quella di Caino e quella di Set.

 

L’origine della stirpe di Caino e della stirpe di Set

 

Come spiega il testo biblico, Abele viene ucciso in modo brutale da Caino per invidia e crudeltà. Caino, infatti, non è semplicemente un bruto, ma un essere ibrido, schiavo di istinti bestiali derivati dal peccato di Adamo. Abele è il primogenito tra i morti e il primo Mite Agnello

 

Nonostante la teologia tradizionale abbia dato poco rilevalza su questa doppia natura del genere umano, rileggendo i testi biblici in una nuova luce, emerge un quadro assai più compesso su ciò che ha devastato la natura umana. La chiavi di lettura che possono aiutarci in tal senso sono la tradizione orale ebraica, che gli apostoli citavano nei loro scritti, e la Gensi Biblica di don Guido Bortoluzzi.

 

Sia secondo la prima parte tradizione ebraica che secondo la Genesi Biblica, Caino sarebbe frutto di un peccato gravissimo da parte di Adamo. Tutte le specie si moltiplicano “secondo la loro specie”, ma così non fu per Adamo: il primo figlio di Dio dal punto di vista cronologico. Come afferma il Talmud e la tradizione orale ebraica, Adamo generò per superbia, prima di Abele e Set, demoni e mostri con la sua prima partner: Lilith, la “prima Eva” o prima “sposa” di Adamo. Da questa unione nefasta nacque Caino: un brutto, un demone. O meglio un ominide ibrido vittima dei suoi istinti bestiali e incapace di relazionarsi con Dio Padre.

 

Ma chi è davvero Lilith?

 

Nel contesto di questa reinterpretazione, Lilith non è semplicemente un demone o una figura mitologica. Ma assume un ruolo teologico e drammatico centrale.

Ecco una descrizione dettagliata del suo ruolo:

1. Una creatura speciale con 47 cromosomi: Lilith è presentata come una creatura preumana unica, priva di pelo, specificamente creata da Dio Padre con un genoma particolare, contenente 47 cromosomi. La sua funzione primaria era quella di servire come “vaso” o “contenitore”, geneticamente simile ai primi due Figli di Dio per evitare un rigetto del feto. Adamo e poi la Prima Donna si incarnano nel grambo di Lilith, ma senza alcun scambio di materiale genetico: lo zigote è creato perfetto, ex nihilo. La natura di Lilith, quindi, non è malvagia, ma piuttosto funzionale al piano divino.

2. La genitrice della stirpe di Caino: Il ruolo più significativo di Lilith si manifesta nell’episodio del peccato originale. Secondo questa narrazione, Adamo si unisce a Lilith, disobbedendo alla volontà del Padre. Da questa unione nasce Caino, il capostipite della stirpe omonima. Lilith, quindi, è la madre biologica di Caino e la progenitrice della stirpe ibrida che popolerà la Terra e che verrà scambiata dagli evouzionisti come ominidi “antenati” dell’uomo odierno.

3. LAssociazione con Eva: La figura di Lilith è la vera Eva. Il nome “Eva” non si riferisce alla Prima Donna innocente, ma è associato proprio a Lilith. È lei la figura negativa che, nell’Eden, contribuisce alla caduta, “tentando” Adamo. Dopo la nascita di Caino, Adamo comprende l’errore, pur senza pentirsi veramente, cacciando Lilith dalla sua terra. In seguito, dopo la cacciata di Caino, per colpa della morte di Abele, si riconggiungerà con la madre Lilith. E con lei darà origine alla stirpe Cainita.

 

La vera Eva

 

La stirpe del serpente è quella dell’Uomo Adamo e della preumana Lilith

Lilith rappresenta una versione alternativa della purezza della “Prima Donna”. Mentre la Prima Donna era destinata a essere la compagna di Adamo nel piano originale di Dio, Lilith è scelta da Adamo perché dopo la nascita della bambina perfetta, che diverrà la sua sposa da adulta, si autoconvice che con Lilith possa generare una stirpe del tutto sua, in modo indipendete da Dio Padre. Questo contrasto è fondamentale per comprendere il dramma: Adamo, avendo la possibilità di scegliere, si unisce a Lilith (la “Eva” che conosciamo) e genera una stirpe destinata al dolore, piuttosto che aspettare e unirsi alla sua vera controparte divina.

Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. ~ Genesi 3, 1

In sintesi, Lilith è una figura complessa e tragica. Nata con uno scopo divino, finisce per diventare il “serpente” e l’Albero del Bene e del Male, che se usato da Adamo da frutti cattivi e, dunque, proibiti. La genitrice della stirpe di Caino e il simbolo stesso del peccato originale, inteso non come un semplice errore, ma come l’origine di una stirpe destinata a vivere separata da Dio per colpa della sua condizione bestiale. L’Albero genealogico della stirpe di Adamo è così doppio: quello corrotto di Caino e quello perfetto nato dalla Donna: i Figli di Dio.

 

Una convivenza tra due stirpi che portò alla caduta totale del genere umano

 

 

Le due stirpi rappresentano i figli delle tenebre in opposizione ai Figli della Luce. Noi tutti possiamo sceglie se restare uomini o diventare déi

In Genesi 3, 15 viene spiegata la guerra tra queste due stirpi:

Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno.

Dopo la morte di Abele per mano di Caino, Set rappresenta la stirpe della Donna che combatte per proteggere gli altri Figli di Dio dalla natura prevaricatrice della stirpe di Caino.

In Genesi 3, 16:

Alla donna disse: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà”.

Qui non ci troviamo di fronte a una punizione divina, ma ad una semplice constatazione: la stirpe ibrida umana è soggetta a mali fisici d’ogni genere. Il corpo umano non è stato creato per questa ibridazione. E il parto diventa un’esperienza traumaticamente dolorosa a causa delle differenze di stazza tra i genitori e a molti altri fattori legati all’ibridazione della specie, come il rigetto del feto che comporta aborti spontanei, mettendo seriamente in paricolo la vita della donna.

Infine, viene ribadito che il rapporto tra luomo e la donna non sarà più basato sullamore, ma sulla prevaricazione sia fisica che psicologica. Ancora oggi, molte persone basano la loro affettività su modelli sbagliati, inconcepibili per i Figli di Dio.

 

L’unione tra la stirpe di Caino e la stirpe di Set

 

Dall’unione di stirpi diverse e di natura opposta, ma interfertili perché entrambe originate da Adamo, nascono molte nuove stirpi ibride definite “figli degli uomini”. Dai Nefilim fino all’Homo Sapiens, tutti siamo figli dell’Uomo: Adamo e non di Dio Padre. Anche le profonde di defferenze di stazza, che stanno alla base dei miti sui Giganti, sono dovute all’ibridazione della specie

 

In Genesi 6 assistiamo a un secondo peccato originale, ben più grave del primo:

 

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni”. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi. Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.

Dopo innumervoli rapimenti e sopprusi da parte della stirpe di Caino a discapito della stirpe di Set, come nell’episodio di Ada e Zilla, i Figli di Dio decidono di vendicarsi. Prendono le figlie degli uomini più “adatte” per generare una stirpe di schiavi e soldati per sopravvivere ai continui attacchi della stirpe di Caino. Da questo atto di vendetta, non voluto da Dio Padre, nascono nuove stirpi umane meno corrotte sul piano biologico e spirituale. Nascono anche i giganteschi Nefilim: esseri che per via delle infinite combinazioni genetiche dovute all’ibridazione, superano in altezza e possenza fisica anche i Figli di Dio. Da questa seconda ibridazione della specie umana nascono i figli deglli uomini: noi tutti, inclusi quelli che noi consideriamo “attenati dell’uomo” e che ben presto si ribellano ai loro creatori, popolando tutta la Terra.

 

Una longevità gravemente ridotta

 

Tutto quello che determina la nostra natura umana, longevità inclusa, è iscritto nel nostro DNA

 

Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni. ~ Genesi 6, 3

Questo passo testimonia più di ogni altra cosa che il testo allude allibridazione del genere umano, in quanto la durata della vita dipende dai geni della longevità. Si tratta di geni che contengono le istruzioni per la produzione di proteine che svolgono funzioni vitali, inclusa la riparazione del DNA. In base a tali istruzioni è determinata la vita di un essere vivente. Quando un essere immortale (un Figlio di Dio) si accoppia con un essere mortale (una figlia degli uomini), il DNA immortale si diluisce e si mischia con quello mortale. Il risultato non è un essere immortale, ma un ibrido che eredita le limitazioni genetiche e la mortalità della stirpe di Caino. Essi vivono molto più allungo dei Cainiti, che vivevano circa cinquant’anni, raggiugendo i centovent’anni. In seguito, le ulteriori ibridazioni della specie ridurranno la longevità umana.

 

Il senso più profondo della Redenzione

 

“Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà piú delle cose di prima; esse non torneranno piú in memoria” (Isaia 65, 17-25)

 

Essendo l’umanità proprietà non di Dio Padre ma del principe di questo mondo, Cristo permette con il Suo Sacrificio a tutti figli degli uomini non soltanto di salvarsi lanima, ma divenire figli adottivi di Dio in attesa di una Resurrezione finale della carne che ci renderà anche da un punto di vista biologico Figli di Dio a tutti gli effetti. A quel punto avverrà davvero il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, perché la stirpe illegittima di Adamo scomparirà per sempre, per lasciare al posto al popolo del Nuovo Adamo: Gesù Cristo.

Questi temi protologi ed escatologici antrebbero trattati quotidianamente da parte della Chiesa cattolica, affinché si crei una consapevolezza sulla la nostra precaria condizione. La concupiscenza altro non è che lisieme degli istinti bestiali erediatti da Caino. Non è solo una battaglia spiritituale, ma anche un cammino per guarire a livello biologico le ferite del peccato originale a partire dai Sacramenti.

 

[…] e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. ~ Luca 20, 36.

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