“Se un’opinione contraria alla vostra vi fa arrabbiare, è segno che siete inconsciamente consapevoli di non avere alcuna buona ragione per pensarla in quel modo. Se qualcuno sostiene che due più due fa cinque, o che l’Islanda si trova sull’equatore, dovreste provare pietà piuttosto che rabbia, a meno che non conosciate così poco l’aritmetica o la geografia che la sua opinione fa vacillare la vostra convinzione contraria.
Le controversie più feroci sono quelle su questioni per le quali non ci sono prove valide né da una parte né dall’altra. La persecuzione si usa in teologia, non in aritmetica, perché in aritmetica c’è la conoscenza, ma in teologia c’è solo l’opinione. Quindi, ogni volta che vi arrabbiate per una divergenza di opinioni, state in guardia; probabilmente scoprirete, ad un attento esame, che la vostra convinzione va oltre ciò che l’evidenza giustifica.”
Bertrand Russell

Questa riflessione si trova nel saggio intitolato Am I an Atheist or an Agnostic? pubblicato per la prima volta nel 1947. Tuttavia, una forma simile della citazione compare anche in Sceptical Essays (Saggi scettici) del 1928, che raccoglie diversi scritti di Russell sul pensiero critico, la libertà di opinione e l’importanza del dubbio razionale.
Ciò che segue non ha la pretesa di essere “scientifico”. La scienza offre un vasto campo di analisi e di riflessione per l’essere umano, ma ha il suo metodo e i suoi confini. Queste righe esulano sia dal metodo scientifico sia dai suoi confini, perché riflettono sulle conseguenze dell’ibridazione in natura e dell‘ibridazione della specie umana da un punto di vista filosofico. Ciò non toglie che chi scrive non intende rinunciare al supporto della scienza sia pure analizzando la realtà della natura umana da punti di vista che esulano totalmente dal campo di indagine della scienza.
I confini della scienza
Va in ogni caso segnalato il fatto che la scienza non fornisce alcun supporto a spiegazioni o dimostrazioni di carattere religioso o ideologico. In estrema sintesi, la scienza non dimostra l’esistenza di Dio e nemmeno il suo contrario. Anzi, dal punto di vista storico la scienza è nata proprio come antitesi alla conoscenza precostituita e dogmatica, sia tipo religioso, che di tipo filosofico…e “accademico”. La scienza si interroga sulla natura, ma non può individuare le cause della natura stessa in ambito trascendente.
Appello al soprannaturale, smascherato dalla scienza

È vero piuttosto il contrario, spesso la scienza ha sgombrato il campo da diversi tipi di superstizioni mascherate da spiegazioni del “trascendente”, che hanno influenzato l’uomo per secoli, a volte millenni e derivavano dalla mancanza di conoscenza o da conoscenze del tutto errate, sperimentalmente prive di qualsiasi fondamento. Il processo di conoscenza scientifico ha inserito molteplici novità nel campo dell’indagine sul moto e sulla natura degli astri, sulla realtà fisica del mondo che ci circonda e sulla realtà biologica, sulla natura “biochimica” della vita. Questa capacità di indagine e di visione ha permesso in quattro secoli maggiori progressi, della conoscenza umana in qualsiasi ambito. Progressi nel campo della fisica, della chimica, della biologia, della genetica che nel breve volgere di quattro secoli hanno determinato il maggiore avanzamento dell’umanità nelle conoscenze di qualsiasi tipo di oggetto di studio.
L’importanza del metodo scientifico nel progresso dell’uomo
Le conseguenze dell’applicazione del metodo scientifico a molteplici campi del sapere hanno determinato un avanzamento nelle conoscenze che non ha uguali nella storia dell’umanità e questo aspetto è più che sufficiente per sperare che la scienza e il metodo scientifico restino indipendenti da qualsiasi approccio ideologico o religioso.